giovedì 18 dicembre 2008

799! La Pioggia è tornata!

"E c'è un odore nell'aria, un odore che cresce e si diffonde ovunque, metallo vivo da cui è stata raschiata la ruggine, una tensione che sembra comprimere l'aria, un fremito elettrico che avvolge ogni cosa fra il cielo e la terra, un odore che agguanta il palato, denso, appiccicoso, e tutti in strada l'hanno riconosciuto, non solamente i bambini, e annusano l'aria guardando all'insù,dicendo o pensando: c'è odore di pioggia.
Il ragazzo seduto sui gradini vede che il cielo è ormai tutto nero e trattiene il respiro. E la pioggia inizia a cadere.
Una, due, tre gocce per volta, una striatura che scende sulla finestra di un bagno, un tonfo smorzato su una pagina di giornale, il sibilo su un pezzo di carbone ardente.
E dopo i primi approcci carezzevoli l'abbraccio più vigoroso, tutto l'umore celeste che si rovescia sulla strada, sulle case, sull'intera città, e cade con una strana indolenza all'inizio per poi prendere piano piano lo slancio fino a farsi di colpo frastuono, ghiaia che picchia contro i vetri, e la pioggia cade copiosa, a dirotto, rimbalzando sopra l'asfalto con tale impeto che quasi non si capisce se l'acqua venga dal basso o dall'alto, percuotendo il marciapiede e scivolando sulla superficie calda della strada, sgorgando dai tetti dentro le grondaie e nei tombini, frangendosi contro vetri e infissi logori, martellando insistente sopra ogni cosa sotto il cielo.
E, colte di sorpresa, le persone che ancora sono all'aperto raccolgono giornali ormai fradici e si infilano dentro i portoniridendo di quel temporale improvviso, scrollando la testa come cani bagnati, si girano l'uno verso l'altro dicendo: ma da dove è arrivata 'sta cosa, guardando i bambini grondanti eccitazione"

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