giovedì 29 gennaio 2009

757! La notte delle Ombre

Eccomi qui, è notte , sono le tre.
Mi ritrovo a pensare a te, anche ora.. dormo sempre meno e sempre nelle ore sbagliate.
...
Prima la mia vita, intendo prima di te, mi piaceva.
Ogni tanto mi fermavo e pensavo "Ma che bella vita che ho" oppure "sono proprio fortunato".
Tempi strani,lontani.
Poi ti ho conosciuto, da allora ho iniziato ad Amare la mia vita, ho iniziato a non desiderare nient'altro che quello che avevo già, niente mi serviva, nulla mi occorreva.
Avevo già ogni cosa, avevo te.
Sai cosa è successo dopo, non voglio dirlo.
Non mi fa paura, non mi fa soffire; solo ora non voglio dirlo.
Quando è successo ho sofferto, molto, non voglio mentirti, ma non per me.
Sono stato triste, intere notti triste, perchè non sapevo.. non sapevo di te.. il non sapere è mille volte peggio che conoscere la verità, anche se una verità terribile.
Da quel momento ho raccolto giorno per giorno le mie forze, vivere con la speranza è difficile, alcune volte la meta si perde di vista, altre volte si crede irrangiungibile.. ma non si deve smettere di camminare.
Alcuni momenti di questi giorni interminabili sono stati difficili, anche poco fa lo è stato.
Forse per questo ora sto scrivendo parole che mi vagano per la testa da tanto, anni.
Non lo so, ne sentivo il bisogno.
E' successa una cosa, un litigio.. non è grave, ma mi ha colpito, mi ha fatto pensare..
Soprattutto una frase, qualcuno mi ha domandato : "Chiediti perchè nessuno ti fa mai complimenti"
Ho pensato a quanto do e a quanto chiedo, a come sono fatto.
Alle mie colpe, ai miei meriti..
Mentre ci pensavo ho realizzato che la mia vita è completamente folle.
Del tutto.
Ho cominciato a pensare a quanto è pazza: la mia è la storia di un Villain dei fumetti.. dovrei cercarmi una Nemesi.
ho iniziato a ridere, da solo nelle mia stanza: una risata forte.
Ho realizzato quanto, tutto quello che ho, tutto quello che adoro non sia per niente importante e che le persone sono legate solo ad una serie di costumi..maschere da un'unica epressione che si scontrano.
Allora perchè quella domanda mi ha fatto pensare? Solo te mi facevi i complimenti, sinceri.. con il sorriso sulle labbra, potevo sentirli arrivare dal cuore.
Non parlo di quelli banali, oppure di quelli indiretti.. parlo di quelli fatti senza paura.
Pronunciati con la sicurezza di chi dice quello che pensa, che sa che un complimento non significa dimostrare una debolezza.. ma significa dire una verità.
Forse per questo motivo nessuno mi fa i complimenti, il mio lavoro è mio, nessuno mi da un'opinione, i miei pregi sono miei, nessuno li nota.. e pensare che te ami anche i miei difetti.
Dove sei ora?
Non ho bisogno di complimenti, ho bisogno dei tuoi complimenti, delle tue piccole premure.
Dove sei?

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