domenica 12 aprile 2009

684.. Pasqua

sembrerà un clichè, io odio i clichè, odio lamentarmi (anche se sembra che non faccia altro qui.. ma mi conosci e sai che riporto solamente ciò che sento) ma ho passato la pasqua da solo.
e te?

1 commento:

Anonimo ha detto...

..."e l'intensità della pioggia raddoppia di colpo, incredibilmente, un'impenetrabile coltre d'acqua cala sulla città. Cambia i colori e perfino l'aspetto delle vie, lucidando ogni superficie fino a donarle un cupo scintillio, assorbendo la polvere dell'aria, sovrastando ogni altro rumore, sicchè la gente non può fare altro che rimanere a guardare: la pioggia che cade davanti come tante occasioni sprecate.
La pioggia cade sugli orli svolazzanti delle tende che escono dalle finestre come reti a strascico gettate dalle barche, a separare il mondo esterno dall'intimità,
la pioggia cade, scemando un poco, mentre anche il rumore si affievolisce, e la luce torna a filtrare sulla strada da esili varchi di nuvole,
e come un ricordo - Daniele - chiude gli occhi e la bocca e si gode la musica dolce che sente nell'anima, gustandola sul palato, assaporandola in silenzio...
la pioggia rallenta sempre di più,
e la strada rimane deserta e bagnata e dominata da questo evento improvviso e inaspettato."
- tratto da "se nessuno parla di cose meravigliose" di McGregor -