giovedì 24 giugno 2010

245 > Tante Cose, tante stupidate

sono successe tante cose, tantissime.
Un turbine di sensazioni e nuove spinte verso il traguardo che mi hanno sorretto e colpito.
Prima di tutto ho seguito, forse timidamente, (per questo non ho risposto subito) i commenti del giorno precedente.
Mi pare così strano vedere qualcuno che ha letto questo blog.. che ormai consideravo solo di mia utilità.. ne sono lusingato.
Ecco qui il Link (ho messo il link per deformazione personale)
Le parole dei commenti mi hanno affascinato e trascinato... mi piacerebbe parlati.
Non sono stupidate.. forse lo dico per egoismo.. perchè nel caso anche le mie lo sarebbero... o forse è davvero una stupidata quello che sto facendo... beh.. mi rende contento però.. è la mia stupidata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Puoi parlarmi, ascolto il tuo silenzio scritto.

Anonimo ha detto...

... La notte scivola ed io non ho sonno. Per questa volta, mi sa che comincerò io (anche perché la frase che ti ho scritto prima non mi soddisfa, è una di quelle frasi che non vogliono dire niente.)
Mi auguro di non pentirmi, come sono solita fare, quando attacco bottone.
Ora sto ascoltando “Wish you were here”, Pink Floyd, e aspetto che mi venga voglia di infilarmi sotto le coperte, e di apprezzare il torpore che mi renderà incosciente.
Ho già bevuto una tazza di valeriana, e una di camomilla.
Cosa ho fatto stasera? Mi sono messa alla guida; sterrato di campagna, tornanti di montagna, lungo lago, avrei voluto non fermarmi mai. Un’ora e mezza, impagabile, di libertà. E non c’è musica più bella del rock per viaggiare; i Tenacious-D si adattavano perfettamente all’atmosfera on the road, all’aria che entrava dal finestrino a scompigliare i capelli, e alla spia del serbatoio, quasi vuoto. Gli occhi, colmi solo dell’immagine di una strada, una strada che hai davanti e dietro, e sotto di te, che viene sottratta al buio anonimo della notte, che viene sottratta a te, come se non fosse di nessuno. Non capita di rimpiangere l’asfalto che ti sei lasciata dietro, non capita di rimpiangere il bagagliaio vuoto, non capita di rimpiangere la meta che non hai conosciuto. Sola, sola con la strada. E con tutta la porzione di mondo che i tuoi occhi raccolgono in un battere di ciglia, in un tot km all’ora, senza essere capaci di assimilare di più, senza poter conoscere di più. Apparenza. Libertà: illusione.